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Sec. XVII
La chiesa, intitolata alla SS. Annunziata, presenta un esterno monumentale con una scalinata a doppia rampa. La facciata è divisa in due ordini, sormontata da un timpano triangolare, e un portale in pietra che rivela l’arte barocca della Certosa di San Lorenzo e la docilità della pietra di Padula.
La pianta è rettangolare ad un’unica navata con un’abside poligonale. L’interno custodisce nella porta del tabernacolo la copia galvanica del capolavoro del padulese Andrea Cariello, “Cristo che frange il pane eucaristico”, nonché alcune tele e tavole restaurate provenienti anche da altre cappelle e chiese della parrocchia di San Giovanni Battista.
Probabilmente costruita prima del XVII secolo, la chiesa aveva sul lato nord, anche un Ospedale e un Brefotrofio (ospizio per bambini orfani), che il terremoto del 16 dicembre del 1857 e la costruzione della strada carrozzabile hanno distrutto. All’esterno della Chiesa, spicca l’arco a tutto sesto in pietra locale a grosse bugne e con stemma civico nella chiave di volta, che il deputato padulese Giovanni Camera (1862-1929) elevò nel 1911 a Monumento Nazionale. Esso infatti inquadra il Sacrario dei Trecento di Carlo Pisacane del 1857 (ma rimaneggiato nel 1957) i cui resti sono custoditi in teche visibili al pubblico.
L’altare ospita il trittico “Padula è Gerusalemme”, scopri tutti i dettagli dell’opera nel nostro approfondimento.
Padula, famosa nel mondo per la monumentale Certosa di San Lorenzo, patrimonio UNESCO, è ricca di elementi artistici e architettonici, fatta di chiese strade, statue ed edicole votive realizzate anche in pietra locale che testimoniano 1100 anni di vita. Non è possibile, quindi, trascurare il contesto nel quale il sito certosino è stato edificato e soprattutto trascurare due elementi fondamentali: la materia e lo spirito della Certosa. Scopri gli itinerari attraverso il territorio di Padula.