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CAPPELLA DI SAN SEPOLCRO
Cappella di
San Sepolcro

Descrizione del luogo

Sec. XVI
La Cappella di San Sepolcro si trova in un contesto molto importante dal punto di vista storico-archeologico, che è quello relativo all’antica Cosilinum.

La città, il cui nome ricorda il culto a Conso, divinità italica propiziatrice di buoni raccolti, fu occupata dai Lucani nel corso del IV sec. a. C., diventando membro della Federazione Lucana e poi, nell’89 a. C., Municipio Romano.

La fondazione della cappella è sicuramente anteriore al 1600, come rivelano la statua di stucco della S. Vergine in trono su una nuvola, la complessiva forma architettonica e il portale in pietra che incornicia l’ingresso principale. La cappella, con molta probabilità, risulta essere l’ampliamento di una struttura iniziale, forse una grotta, testimonianza del cultro verso la S. Vergine dei pastori che frequentavano la zona già in epoca molto antica.

La cappella ha un’unica piccola navata, con un campanile incorporato nella struttura stessa dell’edificio; dal giorno dell’Ascensione fino all’Esaltazione della Santa Croce, la chiesa ospita le statue del Crocifisso e della Madonna del Latte che, partendo dalla chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista, vengono portate dai fedeli dal cuore del centro storico al santuario montano, fornendo ancora oggi una testimonianza di fede e tradizioni popolari.

Informazioni utili

Orari di visita

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I luoghi, il territorio

Padula, famosa nel mondo per la monumentale Certosa di San Lorenzo, patrimonio UNESCO, è ricca di elementi artistici e architettonici, fatta di chiese strade, statue ed edicole votive realizzate anche in pietra locale che testimoniano 1100 anni di vita. Non è possibile, quindi, trascurare il contesto nel quale il sito certosino è stato edificato e soprattutto trascurare due elementi fondamentali: la materia e lo spirito della Certosa. Scopri gli itinerari attraverso il territorio di Padula.

Progetto finanziato POR Campania FESR 2014/2020