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Sec. XIV
Il convento di Sant’Agostino fu fondato nel XIV secolo nel luogo di un’antica chiesa intitolata a San Matteo. Fu voluto dai nobili Sanseverino, in onore dei quali i frati agostiniani erano tenuti a celebrare otto messe settimanali. La Chiesa ha una facciata piuttosto semplice, divisa in due ordini.
Nella parte alta si aprono due ampi finestroni con arco a tutto sesto, incorniciati da una fascia di intonaco liscio. In basso, sollevato da una gradonata rispetto al piano stradale, si apre l’ingresso inquadrato da un portale in pietra di fattura quattrocentesca. Nell’interno, subito dopo l’ingresso, una struttura muraria a mo’ di palco sorregge il settecentesco organo a canne, ormai irrecuperabile. L’aula di forma rettangolare, ospita sulle pareti laterali, all’interno dello spessore murario, quattro altari con relative nicchie, in fondo è collocato il presbiterio con al centro l’altare maggiore. Attraverso una porticina si accede al campanile, opera realizzata in muratura di pietrame; ha tre ordini di ballatoi in legno e su quello più alto sono collocate le campane (due piccole e una grande).
Passando al chiostro del convento, si evidenzia che esso costituisce l’elemento principale dal punto di vista architettonico nonché l’opera più suggestiva del complesso. Esso occupa una superficie di oltre 400 metri quadri ed ha un portico di fattura cinquecentesca, rifacimento di un altro preesistente, con pavimento in pietra di Padula firmato da Andrea Carrara (1748) e sorretto da ventiquattro colonne doriche, anch’essa in pietra locale. Un’ampia scala in pietra collega il chiostro con il piano superiore, laddove erano sistemate le celle degli agostiniani. Il convento fu soppresso nei primi dell’800 con le leggi napoleoniche. Oggi è sede del Municipio. Sec. VI
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Padula, famosa nel mondo per la monumentale Certosa di San Lorenzo, patrimonio UNESCO, è ricca di elementi artistici e architettonici, fatta di chiese strade, statue ed edicole votive realizzate anche in pietra locale che testimoniano 1100 anni di vita. Non è possibile, quindi, trascurare il contesto nel quale il sito certosino è stato edificato e soprattutto trascurare due elementi fondamentali: la materia e lo spirito della Certosa. Scopri gli itinerari attraverso il territorio di Padula.