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Sec. XV
La Chiesa di San Pietro Petroselli, conosciuta come S. Pietro dei Petroselli o S. Pietro Petrosiello (perché edificata in una petrosa, rocciosa) o ancora S. Pietro al Torno (dal nome in cui è stato edificato l’edificio sacro), è dedicata a S. Pietro in vinculis, ossia all’episodio della carcerazione del Santo Apostolo.
Il documento più antico al riguardo la sua esistenza è l’Istrumento delle chiese della Terra di Padula (giugno 1498), da cui si evince che fu una delle chiese annesse alla chiesa madre di S. Michele Arcangelo. Nell’inventario delle chiese di Padula del 1666, si legge che sull’altare maggiore si trovava l’immagine della SS. Pietà.
Oggi la chiesa si presenta ad una sola navata, con un portale in pietra di Padula del Cinquecento, e conserva opere lignee di notevole importanza: S. Pietro e S. Paolo, del XVI sec., opera dell’artigianato lucano e la coeva Madonna delle Grazie. L’area presbiteriale è stata completamente ristrutturata nel XX sec. e l’altare in pietra di Padula poggia sui resti di una pavimentazione antica; al di sotto di esso, è collocata una lapide funeraria del 1537, opera dell’artigianato padulese.
Padula, famosa nel mondo per la monumentale Certosa di San Lorenzo, patrimonio UNESCO, è ricca di elementi artistici e architettonici, fatta di chiese strade, statue ed edicole votive realizzate anche in pietra locale che testimoniano 1100 anni di vita. Non è possibile, quindi, trascurare il contesto nel quale il sito certosino è stato edificato e soprattutto trascurare due elementi fondamentali: la materia e lo spirito della Certosa. Scopri gli itinerari attraverso il territorio di Padula.