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Sec. XIII
La chiesa è intitolata a S. Martino di Tours, santo originario della Pannonia, già militare indi vescovo di Tours ed apostolo delle Gallie (cit. A.Sacco). È situata nell’antico rione del Tuorno (o Torno) o Gerone; è documentata già nel 1292 ed è una delle nove parrocchie annesse, nel 1498, alla chiesa madre di San Michele Arcangelo.
La chiesa presenta un’unica navata rettangolare, con volta riccamente affrescata. L’ingresso è sopraelevato rispetto alla piazzetta antistante di cinque scalini. La facciata presenta un imponente portale con un cartiglio recante l’effigie di S. Martino e due edicole funerarie provenienti da Cosilinum. Il presbiterio occupa uno spazio limitato, ma reso particolarmente solenne dalla presenza del maestoso altare in pietra di Padula e marmi policromi, che risale alla metà del XVIII sec., opera di maestranze locali.
L’antica sacrestia è dietro l’abside, nell’angolo sinistro. La volta presenti tre affreschi: il primo di San Michele Arcangelo con sotto l’iscrizione Similis ero (Sarò dimile a Dio); il secondo raffigura Maria SS. Assunta in Cielo con il Bambino che apre le sue braccia tra S. Martino e un altro diacono, datato 1812, sotto il dipinto, tra le anime purganti, si legge la frase Sancta est cogitatio pro defunctis exorare. Il terzo rappresenta San Filippo Neri (1812), opera di artisti padulesi.
Padula, famosa nel mondo per la monumentale Certosa di San Lorenzo, patrimonio UNESCO, è ricca di elementi artistici e architettonici, fatta di chiese strade, statue ed edicole votive realizzate anche in pietra locale che testimoniano 1100 anni di vita. Non è possibile, quindi, trascurare il contesto nel quale il sito certosino è stato edificato e soprattutto trascurare due elementi fondamentali: la materia e lo spirito della Certosa. Scopri gli itinerari attraverso il territorio di Padula.