La Certosa di San Lorenzo a Padula, patrimonio UNESCO nel cuore del Vallo di Diano, ha ospitato nei giorni 6 e 7 dicembre la prima edizione di ANIMA – Meeting del Turismo Religioso. L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Salerno con il sostegno della Regione Campania e Scabec, si inserisce nel contesto del Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza” e rappresenta un progetto innovativo per la valorizzazione del patrimonio spirituale e culturale del territorio salernitano.

Un cammino tra fede, cultura e comunità

L’evento ha coinvolto sei Diocesi della provincia, istituzioni pubbliche, operatori turistici, associazioni e cittadini. Al centro dell’iniziativa la volontà di costruire una visione condivisa del turismo religioso come esperienza profonda e partecipata, capace di generare relazioni autentiche tra i territori.

La manifestazione ha espolarato concetti chiave come contemplazione, bellezza e comunità. Gli spazi della Certosa si sono trasformati in luoghi di incontro dove la dimensione spirituale si è fusa con quella culturale e sociale, dando vita a un dialogo fruttuoso tra tutti gli attori del territorio.

Tradizioni e devozione popolare

Il programma ha dedicato particolare attenzione alla pietà popolare e alle tradizioni locali attraverso dieci conferenze che hanno esplorato il valore della devozione come espressione identitaria delle comunità. Le Diocesi, custodi di memoria, fede e accoglienza, hanno avuto un ruolo centrale nell’evento, dimostrando come i luoghi sacri continuino a essere punti di riferimento per la coesione sociale.

Tra le partecipazioni più sentite, la nostra Diocesi di Teggiano-Policastro ha presentato Marcellianum – il Cammino della Lucania Occidentale – un cammino che unisce antichi percorsi di collina e di montagna costituiti da 18 itinerari ad anello localizzati nelle varie località e frazioni della zona appunto del Marcellianum, un antico latifondo agricolo nel territorio della citta romana di Cosilinum. Il cammino offre vedute suggestive sul Vallo di Diano, e consente di conoscere il patrimonio culturale ecclesiale distribuito sul territorio, a partire dal Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte.

Grande rilievo è stato dato anche ai cammini e al turismo lento, con workshop dedicati alla sostenibilità, al turismo delle radici e alle reti territoriali. È emerso con chiarezza come il turismo religioso possa diventare uno strumento concreto per valorizzare borghi, aree interne e paesaggi spirituali meno conosciuti, creando nuove opportunità economiche nel rispetto delle identità locali.

Numeri e prospettive

La prima edizione ha registrato numeri significativi: un sito UNESCO, sei Diocesi coinvolte, cinque istituzioni pubbliche, sette partner, trenta espositori supportati da 150 volontari, sei istituti scolastici, quaranta relatori, dieci conferenze, tre installazioni artistiche, due rievocazioni storiche, due percorsi musicali e migliaia di visitatori in cammino.

ANIMA si è affermata come laboratorio di “deep tourism”, un modello di viaggio che privilegia l’immersione nei significati, nelle relazioni e nelle storie delle comunità rispetto al consumo superficiale dei luoghi. L’evento ha dimostrato come il turismo religioso, se fondato su bellezza, autenticità e comunità, possa essere un efficace strumento di rigenerazione culturale, sociale ed economica.

Il futuro di ANIMA

Il consigliere provinciale con delega al Turismo, Pasquale Sorrentino, ha annunciato che la Certosa di Padula ospiterà a maggio 2026 un nuovo importante appuntamento: la Borsa del Turismo Religioso dei Cammini e dei Pellegrinaggi. Si tratterà di un’occasione per aggiungere alla dimensione espositiva e narrativa anche quella commerciale, con incontri tra domanda e offerta, sempre in stretta collaborazione con le Diocesi.